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Lampedusa

Dove pescare a Lampedusa

Lampedusa è uno dei pochi paradisi della pesca rimasti in Italia. È possibile praticare qualunque tipo di pesca, sfruttando le caratteristiche dell’isola che abbina lunghe e bianche spiagge di finissima sabbia a scogliere di una bellezza impressionante. 

Dopo infinite e ripetute valutazioni ed esperimenti di pesca, è possibile affermare che l’esca migliore, la più gradita a tutti i pesci, è la seppiolina (chiamata localmente “cappuccetto“).

Le soddisfazioni migliori, con questo tipo di esca, si possono avere pescando a fondo, ma anche praticando  la pesca all’inglese (con il galleggiante a penna) riserva gradite sorprese.

I luoghi migliori per la pesca con la canna a Lampedusa

Se la vostra passione è pescare con la canna, allora non potete perdere questi luoghi:

  1. La Punta del Molo Nuovo, quello più esposto con la spiaggia della Guitgia di fronte, è un frequentatissimo posto da tutti gli amanti della pesca sull’Isola; dalle prime ore del pomeriggio fino a notte fonda le catture si susseguono con grande facilità’. Si può pescare sia a fondo (paratura con 2 o 3 ami e piombo finale), sia a trainetta leggera (lanciando la lenza con un piccolo peso e ritirando lentamente), sia all’inglese. Si possono pescare saraghi (localmente chiamati codanea), leccie stella, orate, sgombri, boghe, suri, pesci pappagallo, pagelli e tutto ciò che un pescatore può desiderare!
  2. La Scogliera posta subito a sinistra del Porto, in direzione Punta Sottile. Anche in questo punto vi sono grandi possibilità di catture di ogni tipo; è frequente catturare, nel periodo giusto, le ricciole. In questo luogo vengono spesso organizzate numerose gare di pesca.
  3. Il Porticciolo di Cala Pisana è un luogo molto comodo per la cattura di sparidi e pesce azzurro in genere. Attenzione ai lanci in direzione del dissalatore perché capita di incagliare.
  4. Cala Croce. Qui è consigliabile pescare col galleggiante, per il tipo di fondale. Sono garantite grandi soddisfazioni grazie a orate di grossa taglia.

I migliori luoghi per la pesca sub

Amanti della Pesca Sub prendete appunti perché qui dovete assolutamente immergervi:

  1. Dalla punta esterna della Guitgia, in direzione Cala Croce, grande abbondanza di ricci, polpi e pesci di media taglia.
  2. Da Cala Pisana in direzione Punta Sottile , vi è frequente passaggio di pelagici e numerosissime cernie.

Attenzione alla Riserva Marina

Ci sono moltissime altre possibilità di pesca, ma fate attenzione perché gran parte delle acque antistanti Lampedusa sono Riserva Marina, pertanto in tali zone è vietato effettuare qualsiasi tipo di pesca. Vi raccomandiamo di non oltrepassate i limiti per evitare sanzioni salate!

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Lampedusa: la casa delle tartarughe Caretta Caretta

Avete mai sentito parlare delle Tartarughe Caretta Caretta? È questo il nome della specie di tartaruga più comune nel Mar Mediterraneo. Quello che forse non sapete è che negli ultimi anni, nelle acque territoriali italiane, è al limite dell’estinzione.

Si conosce ancora poco di questo timido animale ma sappiamo che, come tutti i rettili, ha sangue freddo, è capace di lunghissime apnee, trascorre la maggior parte della sua vita in mare aperto ed è onnivoro. La riproduzione delle tartarughe avviene in estate e le future mamme tornano sulla spiaggia dove sono nate per creare il loro nido.

Lampedusa ospita il Centro di  Recupero delle Tartarughe Marine; ogni anno aiutano circa 200 tartarughe. La maggior parte di esse viene accidentalmente catturata con gli ami o con le reti ed arrivano al piccolo ospedale grazie alla preziosa e fondamentale collaborazione dei pescatori di Mazara del Vallo, di qualche operatore di Lampedusa, delle Forze dell’Ordine con le vedette della Capitaneria di Porto, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Il Centro di Soccorso vive grazie all’impegno di volontari, italiani e stranieri, che soprattutto nei mesi estivi coadiuvano il personale presente nelle attività di monitoraggio, recupero, cura, marcatura delle tartarughe marine nonché nell’informazione e sensibilizzazione dei turisti che ogni anno visitano l’isola.
Ogni pomeriggio il Centro Soccorso Tartarughe Marine accoglie i visitatori che, incuriositi intorno alle vasche di convalescenza, chiedono notizie sulle pazienti in degenza. Con passione e tenacia i volontari spiegano le varie situazioni cliniche, i problemi connessi alla sopravvivenza di questa specie in estinzione ed il lavoro svolto per la loro protezione: dai volti di queste persone traspare tutto l’amore che mettono in questa attività di volontariato.

Lampedusa: la casa delle tartarughe Caretta Caretta
Lampedusa: la casa delle tartarughe Caretta Caretta

Per farvi comprendere quanto importante sia questo Centro, vogliamo raccontarvi una storia a lieto fine. La disavventura della piccola tartaruga Chiara, proveniente dalle Egadi,  iniziata quando una lenza abbandonata in mare dall’uomo le si è attorcigliata intorno ad una pinna (causandone la cancrena) ed al collo, rischiando di strozzarla. Quando è arrivata al Centro, la squadra di veterinari ha operato per riuscire a bloccare l’infezione. La piccola paziente, dopo la convalescenza, seppur con una pinna in meno, è tornata a casa, in mare aperto.

Durante l’anno, le operazioni per l’estrazione di ami o lenze – un pericolo subdolo ma frequente – sono continue. L’intervento viene programmato dopo aver effettuato tutte le indagini diagnostiche: radiografia, ecografia ed  analisi del sangue per comprendere cosa possa esserci dentro la tartaruga. Non è così raro trovare anche sacchetti di plastica o rifiuti di vario tipo.
L’ intervento chirurgico è preceduto da un rituale ben preciso: la preparazione dei ferri chirurgici sterilizzati, la scelta delle tecniche più appropriate, dei fili di sutura, del tubo che collegherà la trachea della tartaruga al carrello anestesiologico (la macchina che consente di “addormentare” la paziente).

Dopo la terapia antibiotica l’animale viene subito rimesso nella sua vasca sotto stretto controllo, e vederlo nuotare è il miglior premio per tutta la fatica, l’ansia e la trepidazione accumulate nelle ore dell’intervento.
Ogni operazione chirurgica è una sfida dove il coraggio, la professionalità, la freddezza sono necessari per raggiungere lo scopo: salvare un’altra tartaruga, acquisendo nuove informazioni che aiuteranno quelle che verranno dopo.Per maggiori informazioni potete visitare il Centro di Lampedusa oppure consultare il sito https://www.lampedusaturtlerescue.org/

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Come arrivare a Lampedusa

Sapete che è davvero semplice raggiungere l’Isola più meridionale d’Europa? Potete scegliere tra l’aereo, il traghetto oppure l’aliscafo.

COLLEGAMENTI AEREI

Lampedusa, nel periodo estivo, è raggiungibile in aereo dai più importanti aeroporti italiani grazie al suo Aeroporto Internazionale gestito da AST Aeroservizi.
Sono molteplici le compagnie aeree che, con voli di linea e charter, operano su queste tratte. 

Solitamente le compagnie aeree che volano su Lampedusa hanno base a Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio Al Serio, Verona, Venezia, Bologna, Genova, Torino, Roma, Parma, Napoli, Catania e Palermo.

Potete visitare la pagina di Visit Lampedusa Today (cliccando qui) per verificare le informazioni aggiornate su voli, compagnie aeree, aeroporti di partenza ed arrivo.

COLLEGAMENTI MARITTIMI

Lampedusa è collegata tutti i giorni con traghetti di linea (passeggeri ed auto) della “COMPAGNIA DELLE ISOLE” dal Porto di Porto Empedocle (AG).

Partenza da Porto Empedocle ore 24.00 – Arrivo a Linosa ore 05.50
Partenza da Linosa ore 06.00 ed arrivo previsto a Lampedusa intorno alle 08.15.

Oltre che con la nave Lampedusa è raggiungibile, durante il periodo estivo, grazie all’aliscafo (solo passeggeri) della compagnia “USTICA LINES”. Effettua il servizio tutti i giorni a partire da Giugno con partenza da Porto Empedocle (AG) intorno alle 15.30 ed arrivo a Lampedusa dopo circa 4 ore.